domenica 4 agosto 2013

"Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" di R.L. Stevenson

"Sono nato nell'anno 18... Una grande ricchezza insieme con eccellenti doti naturali, una naturale inclinazione al lavoro e il desiderio di essere rispettato dai più saggi e buoni tra i miei simili pareva dovessero garantirmi un futuro brillante e onorevole. In realtà, il peggiore dei miei difetti era un temperamento irrequieto e allegro, che per molti uomini ha significato la felicità, ma che io trovavo difficilmente conciliabile col mio imperioso desiderio di andare a testa alta e di tenere in pubblico un contegno più grave del comune.[...] Giorno per giorno, con tutti e due i lati della mia intelligenza, quello morale e quello intellettuale, mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l'uomo non è in verità uno ma duplice. Dico duplice perchè il mio attuale stato di conoscenza non oltrepassa questo limite. Altri seguiranno, altri mi supereranno sulla stessa strada; e azzardo l'ipotesi che l'uomo sarà infine conosciuto come un conglomerato di svariate entità, incoerenti e indipendenti l'una dall'altra."
Il Dr. Jekyll è uno scienziato brillante, un'intelligenza al di sopra della norma, serio fino alla seriosità, curioso fino all'ossessione, ambizioso fino al delirio di onnipotenza. Un'anima, già così complessa, è gravata da un altro peso insostenibile: la dissolutezza morale, la spasmodica ricerca del piacere e della trasgressione.
Un'anima duplice, divisa tra la morigeratezza e la sfrenatezza. Un caso in fondo non così "strano", se non fosse per il fatto che Jekyll decide di risolvere il suo tormento interiore, attraverso un esperimento scientifico "mistico" e "trascendentale": separare le sue due nature in conflitto.
"Se ciascuno di essi, mi dicevo, potesse essere chiuso in entità separate, la vita sarebbe stata priva di tutto ciò che è insopportabile; il malvagio se ne andrebbe per la sua strada, liberato dalle sue aspirazioni e dal rimorso nascenti dal confronto col suo gemello buono; e il giusto percorrerebbe tranquillo e sicuro il suo nobile sentiero, compiendo il bene che è il suo piacere e non più esposto al disonore e al castigo per i soprassalti di esterne forze diaboliche. Era la maledizione dell'umanità che quegli elementi fossero così legati insieme; che nell'agonizzante matrice della coscienza questi due gemelli nemici dovessero essere perpetuamente in guerra."
Dr. Jekyll crea Mr. Hyde , o meglio, attraverso una composizione chimica espelle Mr.Hyde da se stesso, rendendolo una persona autonoma, aggirando il problema del giudizio morale, privato e pubblico, e concedendosi il piacere della trasgressione, liberando tutte le sue pulsioni represse. Mr Hyde è di costituzione piccola, gracile, il passo claudicante, il suo volto esprime una deformità, una mostruosità, che non è possibile individuare in un particolare tratto del volto. Non si saprebbe dire il perchè, ma il volto di quell'uomo è inquietante, terrorizzante. La vera mostruosità di Hyde è la sua anima.
Jekyll si illude che le sue due nature si siano finalmente dette addio; tuttavia, l'unione paradossale, assurda, inaccettabile per una mente geniale e razionale come quella del dottore, è ancora più forte dopo l'esperimento, e sarà evidente nell'esito tragico di questa storia.
Stevenson ci mette di fronte alla struttura manichea della natura umana, alla sua essenziale contraddittorietà: se esistono il bene e il male, l'uomo può essere collocato nell'intersezione tra i due. E per quanto la morale puritana cerchi di reprimere il male, di rendere rachitico l'uomo maligno che è dentro di noi, non potrà mai essere eliminato; un solo errore, un solo cedimento, una piccola tentazione, ed ecco che Mr. Hyde è pronto ad uscire allo scoperto e a crescere, a diventare sempre più forte e robusto. Attraverso le immagini, i cambiamenti fisici di Mr. Hyde, l'autore ci racconta la storia di un uomo probo che non potè resistere al fascino del male.
Un aspetto interessante del romanzo è quello delle possibilità d'intervento della scienza sulle questioni fondamentali per l'uomo. Stevenson condanna la hybris di Jekyll: la ragione scientifica, la "manipolazione genetica", non possono in alcun modo risolvere il problema del male nell'uomo. La scienza deve imparare a conoscere i suoi limiti: l'avanzare irrefrenabile del progresso scientifico, può portare anche ad esiti tragici, devastanti.
L'uomo non è padrone di se stesso: è duplice, malvagio e benevolo, ma potrebbe anche possedere più di due nature, potrebbe caratterizzarsi per un numero infinito di nature che lo compongono. Dalla duplicità di Stevenson, ma anche de Il ritratto di Dorian Gray, fino alla frammentazione dell'Io di Uno nessuno e centomila.
E non è padrone di ciò che crea: la creatura si ritorce sempre contro il creatore. La letteratura, ma non solo, cerca di mettere in guardia la scienza, di dissuaderla dall'essere tracotante, basti pensare a Frankenstein di Mary Shelley, a Cuore di cane di Bulgakov, ad HAL 9000 di 2001 Odissea nello spazio.
L'ultimo capitolo, "La completa relazione del caso scritta da Henry Jekyll", è sicuramente il più accattivante ed interessante di questo romanzo, semplice, breve, ma denso e pieno di spunti di riflessione.

"Mary Reilly", film del 1996, ispirato allo "Strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde"






3 commenti:

  1. Ho sempre desiderato leggere questo libro! Da bambina per il mio compleanno lo chiesi ma non me lo prese perché il libreria dissero che era troppo "forte" per una bambina... Alla fine non l'ho mai letto! Ma rimedierò!!
    Anche il film l'ho visto a sprazzi.

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    1. É il momento giusto, dato che la Newton Compton ha pubblicato il romanzo nell'edizione a 0.99 euro. Buona lettura!

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  2. Dottor Livia Tecchi Jekyll
    http://i41.tinypic.com/5f0s9f.jpg
    Mister Tecchi Livia Hyde
    http://i42.tinypic.com/wasl1v.jpg

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